L’opera era originariamente destinata agli scrivani della sua epoca ai fini della loro formazione tecnica e culturale, dalla geografia alla storia, dalla letteratura alla politica, le scienze islamiche (il Corano, la vita del Profeta Maometto, detta Sira, la scienza delle tradizioni del Profeta, hadith, e il fiqh) e poesia e perseguiva dunque un obiettivo pedagogico- didattico.
Walther Björkman, un insigne professore di lingue orientali tedesco-svedese, nella sua opera presenta un sunto dei 14 volumi di al-Qalqashandi non ancora tradotti in lingua italiana. Nelle prime pagine del libro la Dr. Rampoldi presenta anche la biografia del Prof. Björkman, nato a Lubecca nel 1896 da padre svedese e madre tedesca. Dopo i suoi studi di orientalismo presso le rinomate università tedesche di Bonn, Kiel e Monaco di Baviera, conseguì il dottorato ad Amburgo nel 1919 con una tesi sulla città di Buda in epoca turca. Nel 1921 divenne assistente e poi docente. Nel 1929 pass all’università di Berlino. Fu anche l’insegnante della nota studiosa Annemarie Schimmel che ne parla nella sua autobiografia. Nel 1945 lasciò l’università di Breslau visto che la città era passata allo Stato polacco per
trasferirsi in Svezia. Tra il 1953-1959 insegnò all’università di Ankara, per poi ritornare in Svezia all’insigne università di Uppsala. La sua opera su al-Qalqashandi è un testo molto utile per conoscere un testo medievale ancora non tradotto in lingua italiana.
Björkman presenta in modo sistematico tutti i quattordici volumi del testo enciclopedico che contiene 10 parti (dette maqalat in lingua araba).
Il testo presenta innumerevoli spunti per approfondire e studiare la cultura medievale araba, ampliando le proprie conoscenze anche riguardanti dettagli del tutto particolari su oggetti in uso a quel tempo e sulla posta delle colombe, per citare alcuni esempi.