Una delle questioni più controverse nell’Islam è senza dubbio quella delle donne in generale e delle donne in politica nello specifico, e/o i diritti e soprattutto i doveri negati alle donne musulmane nel campo della leadership politica e del lavoro politico nella storia degli Stati musulmani dall’interpretazione dominante, atomistica, misogina e politica del Corano e delle tradizioni del Profeta.
In questa nuova presentazione dell’opera finora dimenticata dall’esperta e femminista turca islamica Bahriye Üçok (1919-1990), vorrei raccogliere ed esplorare questo delicato ma affascinante e stimolante problema nell’interfaccia tra la filosofia dello stato, l’ermeneutica del Corano, la storia dei popoli musulmani e delle scienze islamiche. Fonti come queste possono aiutarci a capire chiaramente questo problema da un punto di vista storico e filosofico.
“Fin dall’inizio della sua storia, l’Islam è sempre stato abbastanza forte da integrare altre influenze culturali. Ciò è chiaramente dimostrato dallo sviluppo della legge del Califfato. Perché un simile processo non sarebbe più possibile oggi?”