Il lavoro vuole porre l’attenzione sul fenomeno delle seconde generazioni di immigrati residenti in Italia, una categoria ambivalente, costituita dai figli degli immigrati nati nel territorio del paese di destinazione o arrivati a seguito dei genitori, durante l’infanzia. Essi provengono da una determinata cultura, ma nascono o crescono in contesti completamente differenti e vivono lo scontro tra il mantenimento della cultura tradizionale ereditata dai genitori e l’apprendimento della nuova.
Il quadro demografico italiano mostra empiricamente la portata di tale argomento e, quindi, l’importanza insita nel rapporto tra società italiana e figli di immigrati, nonché la sfida, per lo Stato italiano, si assicurare una pacifica convivenza tra i suoi membri e valorizzare la risorsa culturale ed anche economica che questi giovani incarnano.
Dall’analisi dei principali indirizzi storici e sociologici si delineano, principalmente, tre modalità di incontro tra culture: l’assimilazionismo, il multiculturalismo e l’integrazione. Individuando in quest’ultima il paradigma più idoneo a guidare le politiche italiane, è posto in esame il delicato e fondamentale ruolo che l’istituzione scuola ricopre.