Rudolph Bauer, Maskierter Totalitarismus, Totalitarismo mascherato

 

Die Fokussierung auf die „Corona-Krise“ lenkt ab von den zentralen Krisen des 21. Jahrhunderts. Die massiven Verwerfungen in Wirtschaft, Politik und Gesellschaft haben ein globales Ausmaß erreicht. Die meisten Regierungen verordneten nach der Ausrufung der Covid-19-Pandemie durch die Weltgesundheitsorganisation WHO eine Vielzahl freiheitsbeschränkender Notstandsmaßnahmen.

Glaubt man denen, welche die demokratiefeindlichen Ermächtigungen beschlossen haben, dienen sie dem Gesundheitsschutz der Bevölkerung. In Wahrheit handelt es sich um Wegmarken für einen softtotalitären Umsturz auf der Massenbasis einer biofaschistischen Hygienegemeinschaft. Zweck der vordergründig einem Virus geschuldeten Ausnahmepolitik ist die Machtergreifung des digitalen und biopolitischen Überwachungskapitalismus (vgl. Zuboff 2018). Er stellt eine Antwort der Herrschenden dar auf die ökonomischen, sozialen und politischen Zentralkrisen der Gegenwart.

Ein Vergleich mit der Entwicklung in den 1920er und -30er Jahren liegt auf der Hand. Bei den meisten Menschen der politisch wenig interessierten und meist einseitig informierten Bevölkerung lösen die historischen Parallelen allerdings eine kognitive und emotionale Abwehrhaltung aus, nicht unähnlich dem Romantitel von Sinclair Lewis (1935 / 1984): „It Can’t Happen Here“ („Das ist bei uns nicht möglich“).

Auch das Propaganda-Kennwort für den vom Weltwirtschaftsforum WEF und seinem Vorsitzenden Klaus Schwab propagierten Prozess der Krisenbewältigung im Interesse von Kapital und Imperialismus bekennt sich nicht offen zum verdeckten Ziel einer Abschaffung demokratischer Strukturen in einer kooperativen Gesellschaft ohne Überwachung und Zwangsmedikalisierung. Die Parole lautet werbewirksam und vieldeutig: „Great Reset“ (Schwab & Malleret 2020) – zu Deutsch: „Der große Neustart“ (Monck 2021) oder „Der große Umbruch“.

Der folgende Beitrag beschreibt zunächst die zentralen Krisen der Gegenwart. Anschließend werden die Maßnahmen der Krisenbewältigung dargestellt. Es wird aufgezeigt, welche besonderen Gefahren für die menschliche Gattung sich schon jetzt abzeichnen und in Zukunft damit verbunden sein werden.

Il fuoco sulla “crisi del coronavirus” non fa che distrarre dalle crisi centrali del 21° secolo. I massicci sconvolgimenti nei settori econo-mico, politico e sociale hanno raggiunto delle proporzioni globali. Dopo che l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) ha proclamato la pandemia del Covid-19, la maggior parte dei governi ha preso una serie di misure obbligatorie di emergenza che limitano le libertà dei cittadini.

Se si crede a chi ha deciso di questi pieni poteri antidemocratici, essi svolgono la funzione di tutelare la salute della popolazione. In verità, si tratta di pietre miliari volte ad un morbido rovesciamento in senso totalitario sulla base di una comunità igienica biofascista. Lo scopo della politica dello stato d’emergenza è la presa del potere da parte del capitalismo di sorveglianza digitale e biopolitico (cfr. Zuboff 2018). Esso costituisce una risposta di chi ci governa alle crisi fondamentali della nostra epoca nei settori economico, sociale e politico.

Un paragone con gli sviluppi avutisi negli anni ’20 e ’30 è più che ovvio. Per la maggior parte della popolazione, poco interessata alla politica, e informata in modo unilaterale, i paralleli storici innescano un atteggiamento cognitivo ed emotivo che ci fa ricordare il romanzo di Sinclair Lewis (1935/1984) intitolato “It Can’t Happen Here” (“Qui non è possibile”).

Anche la parola d’ordine propagandistica coniata per far riferimento al processo di gestione delle crisi nell’interesse del capitale e dell’imperialismo propagata dal World Economic Forum WEF e dal suo presidente Klaus Schwab non riconosce apertamente l’obiettivo nascosto che consiste nell’abolizione delle strutture democratiche in una società cooperativa priva di sorveglianza e medicalizzazione forzata. Lo slogan dall’effetto pubblicitario alquanto ambiguo recita “Great Reset” (Schwab & Malleret 2020), reso in italiano come “grande reset” e in tedesco come “Der große Neustart” (Monck 2021) o come „sconvolgimento radicale“.

Il seguente articolo è incentrato innanzitutto sulle crisi centrali della nostra epoca attuale per poi passare alla presentazione delle misure prese per la gestione della crisi. Si mettono in rilievo i pericoli particolari che stanno già emergendo per la specie umana che poi rimarrà legata ad essi in futuro.

 

 

Download: