Papà ascolta la musica, gli piacciono i Pink Floyd, Crosby, Still, Nash and Young, Santana. A mamma piacciono Lucio Battisti, Guccini e Francesco De Gregori: quando siamo in macchina però, ascoltiamo solo quello che vuole lui.
Una volta lei gli ha detto che è un prepotente e lui l’ha fatta viaggiare dietro nel furgone.
Mi piace quando mamma dice quello che pensa anche se non serve a niente: lei lo guarda fisso e con calma, senza alzare la voce, gli parla, poi sta di nuovo in silenzio per non farlo innervosire.
In quei momenti è più forte di lui e papà lo sa.
Quando mamma lo ha conosciuto, lui si metteva sempre la giacca e la camicia, come il nonno Franco; poi ha cambiato modo di pensare e si è vestito diversamente: non porta i camicioni come i nostri amici ma ha sempre i jeans e, d’inverno, una giacca che viene dall’India con dentro la pelliccia.
Anche mamma, prima, portava le gonne corte e le camicette e sembrava più giovane; a me piacciono i vestiti colorati che ha adesso ma, quando viene a scuola a parlare con il maestro, si veste come le altre mamme per non farmi sentire diverso.
Con lei mi sento tranquillo. Un romanzo dell’autrice italiana Mavi Pendibene, pubblicato da ProMosaik, insieme agli altri romanzi e racconti dell’autrice. Un approccio esistenziale alla letteratura. E soprattutto letteratura al femminile.