Calendario della Nakba palestinese in traduzione italiana

 

Questa pubblicazione è l’opuscolo della mostra sulla Nakba Palestinese, tenutasi in diverse località tedesche.

 

Alcuni estratti:

Herzl scrisse il 3 settembre 1897 nel suo diario:

“Dovessi riassumere il Congresso di Basilea in una parola – che mi guarderò bene dal pronunciare pubblicamente – sarebbe questa: A Basilea, io fondai lo Stato Ebraico. Se lo dicessi ad alta voce oggi, mi risponderebbe una risata universale. Se non fra 5 anni, certamente fra 50 ognuno lo riconoscerà.“

 

// 1936-1939, La resistenza arabo-palestinese
Solo negli anni trenta a fronte della massiccia immigrazione ebraica iniziò a svilupparsi un nazionalismo palestinese efficace. Nel 1936 fu proclamato uno sciopero generale della durata di sei mesi, accompagnato
da dimostrazioni, note di protesta e scontri a fuoco in tutta la nazione. Il piano di spartizione della Commissione Peel (Cartina 4) del 1937 fece sì che l’insurrezione continuasse a crescere, fino alla sua fine sanguinosa
del 1939 ad opera delle Autorità del Mandato con il supporto dei sionisti. Migliaia di palestinesi furono uccisi o arrestati, in particolare l’intera leadership, che fu giustiziata o mandata in esilio all’estero.
La perdita dei leader ebbe gravi conseguenze per lo sviluppo politico futuro al tempo del piano di spartizione delle Nazioni unite e della fondazione dello Stato di Israele.

 

// Fine del Mandato britannico
In considerazione della minaccia di guerra in Europa, dopo la soppressione della rivolta arabo-palestinese si verificò una variazione della politica del Mandato britannico a favore degli arabi. Il Libro Bianco britannico del 1939 rifiutava la creazione di uno stato ebraico in Palestina e poneva un limite all’immigrazione.
Nonostante il Libro Bianco, la maggior parte dei partiti sionisti decise di combattere a fianco dell’Inghilterra contro Hitler. Solo quando fu evidente che Adolf Hitler era stato sconfitto, tutte le unità combattenti sioniste si riunirono in un “Movimento ebraico di resistenza” e iniziarono la lotta contro le Autorità del Mandato.
Politicamente ed economicamente indebolito, e incapace di risolvere il problema palestinese, il governo britannico rinunciò all’inizio del 1947 e portò il problema palestinese davanti alle Nazioni Unite.

 

// La quinta Alija
La quinta ondata migratoria avvenne negli anni ‘30, sotto l’influenza del nazionalsocialismo tedesco e della sua violenta espansione in Europa. Le minacce alla propria esistenza delle quali gli ebrei furono vittime in quel periodo diedero un enorme impulso al sionismo. La Palestina significò per gli ebrei la salvezza dalla macchina di sterminio fascista. Per la popolazione arabo-palestinese indigena significò invece l’imminente fine di qualsiasi prospettiva di autodeterminazione nazionale.

 

Qui trovate un breve articolo di presentazione